I Vasi canopi, o canopici erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione.
In origine, nell'Antico regno, i visceri estratti dal corpo del defunto venivano riposti in una cassetta a 4 scomparti (il primo rinvenimento di tal genere nella tomba di Hetep-heres, madre di Cheope, il cui corredo, completo, si trova al Museo Egizio del Cairo).
Solo con il Medio Regno, e segnatamente con la XII dinastia, viene introdotto l'uso dei veri e propri vasi canopici, con coperchio a forma di testa umana, contenuti in una cassetta a scomparti protetta da 4 dee (Iside, Nephtys, Neith e Selkis); con il Secondo Periodo Intermedio si ritorna alla deposizione dei visceri in una cassetta unica suddivisa in quattro scomparti mentre, con il Nuovo Regno e segnatamente con la XIX dinastia, si instaura l'usanza dei vasi canopici dotati di coperchi che rappresentano le teste dei quattro Figli di Horo che avranno un posto di rilievo anche nella cerimonia della psicostasia:
Hamset (umana), per il fegato;
Hapi (babbuino), per i polmoni;
Kebehsenef (falco), per gli intestini;
Duamutef (sciacallo), per lo stomaco.
I vasi canopici, a loro volta, sono contenuti in una scatola lignea a forma di santuario protetto dalle quattro dee.
Durante il Terzo Periodo Intermedio, con la XXI dinastia, gli organi interni vengono imbalsamati e riposizionati all'interno del corpo; esistono, tuttavia, i vasi canopi, ma, in qualche caso, si tratta di simulacri in cui i vasi stessi non sono scavati internamente. Con la XXV dinastia, infine, i vasi canopici ricompariranno funzionalmente così come in epoca Tolemaica
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FONTE:it.wikipedia.org/wiki/Vasi_canopi
[Modificato da (richard) 14/01/2021 19:16]